L’Antropologia della mente è una disciplina relativamente giovane nel nostro Paese. Alessandro Bertirotti ne è uno dei pochi esponenti, se non l’unico, sia nel panorama intellettuale nazionale ed internazionale, che in riferimento al mondo accademico. Il suo fondatore è riconoscibile nel prof. Gavino Musio, di cui Alessandro Bertirotti è allievo.
La mente, una volta definita psiche, spirito, intelletto, personalità si pone oggi, nell’era della globalizzazione, come questione divenuta oggetto di indagine. Tale studio richiede l’integrazione di numerose discipline classiche, come la psicologia, la sociologia, l’economia,la filosofia e ultima, ma non ultima, la neurobiologia. Tutte queste discipline in effetti rientrano in un ambito di conoscenza che, unico, può contribuire alla comprensione dell’umanità. In questo contesto si colloca l’antropologia della mente, intesa come lo studio degli atteggiamenti mentali che caratterizzano una data cultura, collocabile sia storicamente che territorialmente. E secondo la propria cultura, l’individuo organizza i suoi contenuti mentali, pensa ed agisce.
L’Antropologia della mente tenta dunque di dare alcune risposte alle sfide della globalizzazione contemporanea, alla luce delle ultime scoperte cognitive, quelle legate prettamente alle nascenti neuroscienze, e secondo una prospettiva-filosofico esistenziale che lega l’umanità alle sue più lontane radici.
Approfondimento:
RAGIONEVOLMENTE DIVINI
ETICA
MAGIA SOSTEGNO MISTERO
UMANA_MENTE
MANIFESTO
CONSIDERAZIONI UNIVERSALI
GRUB AND BUTTERFLY
IT’S BETTER TO FAST
THE AIR OF THE SKY
REASONABLY GODLIKE
PARA QUE SIRVE
GLOBALIZAR LA CONFIANZA