Tutte le più belle favole iniziano con “C’era una volta” e terminano con “E vissero tutti felici e contenti”, e Il Mosaico del buon senso di Alessandro Bertirotti, non ci racconta favole ma la concreta e contemporanea realtà. È un’analisi spesso severa, e senza ammiccamenti, della nostra esistenza, dei nostri vizi e delle nostre virtù. È un’antologia di idee dove tutti ci ritroviamo a volte grandi e a volte piccoli, egocentricamente saggi o meschinamente stolti. Man mano che il lettore affronta gli argomenti e legge con crescente interesse le pagine si accorge “del guanto di sfida” che l’autore ci lancia. Sta a noi con fiducia nella sua intelligenza e nella sua saggezza non raccoglierlo e accettare con umiltà che quello che ci vuol comunicare ha radici nel vero. Oggi è molto difficile adeguarsi alla scomodità di certe affermazioni perché viviamo in un mondo dove la menzogna e la materialità regnano sovrane e diventano spesso la nostra malsana verità. Siamo tutto e il contrario di tutto. Terminata la nostra lettura e l’attenta analisi de Il Mosaico del buon senso, se guardandoci allo specchio, l’immagine che vediamo riflessa ci sembra accettabile vuol dire che non siamo lontani dall’aver raggiunto un buon livello di umanità, nella nostra intima crescita. Ma se al contrario, ci appare qualche cosa che non ci soddisfa e non corrisponde alle nostre aspirazioni dobbiamo fermarci a riflettere. Forse è il momento di ricominciare con l’auspicio che “siamo ancora in tempo”.

Marco Saporiti

Conferenza Pubblica a Trapani Sabato 9 Novembre ore 18.00

trapani9 novembre

 

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