È tutta questione di… ipocrisia.

Sono circa 300 le ragazze nere che, ogni anno, entrano in Italia credendo di costruirsi un futuro e finiscono come prostitute in mezzo alle strade della nazione. Circa 1500 delle 15.000 nigeriane sfruttate sono minorenni. Sono questi i dati che si apprendono da una inchiesta apparsa su Repubblica.

Non voglio qui parlare di falsità mentali, come l’idea che si possa combattere la prostituzione negando ai clienti di praticarla, oppure fare il moralista e credere in soluzioni improbabili, come quella proposta dalla labourista inglese Mary Honeyball. In questa risoluzione europea non vincolante si invitano i Paesi dell’Unione ad adottare il modello svedese nel quale si colpiscono legalmente tutti i clienti, anche quando la donna, oppure il prostituto, è consenziente.

Leggi tutto qui

Did you like this? Share it: