logoblogilgiornaleÈ tutta questione di… onnipotenza.

Si sospettano 20 omicidi, e non suicidi come in un primo momento sembrava, oppure si voleva far credere.

Un medico australiano, verso il quale si sono scatenati tutti gli Stati del quinto continente, impietosito dalle richieste di malati in fase terminale, praticava un’efficace dolce morte.

Non voglio qui discutere sull’eutanasia, perché ritengo sia una questione talmente delicata da non potersi esaurire in un blog, anche se penso sia necessario parlarne più diffusamente in molte occasioni di vita e in sedi diverse. Voglio però ragionare su altri due aspetti: la pratica solitaria di questo medico, anche se appartenente ad una associazione a favore della dolce morte, e il fatto che (sembra) l’abbia elargita anche ad un malato di depressione.

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