corriereinformazioneslideNel 1951, l’APA, l’Associazione Americana degli Psichiatri, pubblica il suo prima DSM, il Diagnostic and Statistical Manual of MentalDisorders, la “Bibbia americana” (e non solo americana) dei disturbi mentali, classificati scientificamente affinché ognuno di essi sia riconosciuto dai sintomi e diagnosticabile tanto per la clinica quanto per la ricerca in questo campo del sapere. Questo primo volume, il fondamentale per una successiva e lunga serie di altri, è, in realtà, una descrizione generica di alcune patologie, senza addentrarsi più di tanto nella loro analisi.

Nel 1968, esce la seconda edizione, migliore della prima e alla sua settima ristampa; in quella del 1978, l’omosessualità viene depennata dal manuale, perché non può essere considerata come una malattia con istanze geneticamente determinate, biologicamente sviluppate e culturalmente indotte.

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