logoblogilgiornaleÈ tutta questione di… ipocrisia.

Una notizia su cui ragionare brevemente.

La mia prima considerazione riguarda il fatto che tanto i detenuti di Regina Coeli quanto persone libere, da quello che si può dedurre dalla lettura dell’articolo cui faccio riferimento, reagiscono allo stesso modo rispettivamente verso gli indagati e sospettati e verso colui che, avvocato, rinuncia all’incarico. Nel primo caso, i detenuti, siamo di fronte a possibili e verosimili reazioni corporali, in carcere, e nel secondo caso, anonimi individui, altre reazioni fisiche. Insomma, in tutte e due i casi alla violenza si risponde con altrettanta violenza. Meccanismo atavico, tutto umano e niente di nuovo sotto questo sole. Andiamo avanti così.

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