È tutta questione di… politica.
Siamo in una situazione critica in Italia? Direi di sì, ma non è una questione esclusivamente nazionale. Penso che la situazione sia critica per il mondo intero. È sufficiente leggere le notizie che provengono dalle diverse parti del globo, sulle politiche sconsiderate verso la Natura e il pianeta, dai media che si dedicano a cose inutili e circensi (senza nessuna offesa verso la tradizione di questi grandi artisti…).
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È tutta questione di… ottusità.
Bene, questa è la notizia. Perché ci sconvolgiamo, al punto tale da doverne parlare, come faccio io oggi? Inoltre, il diretto interessato giunge persino a dare le dimissioni dal suo ruolo politico.
Il termine tradire deriva da latino tradere, che significa due cose contemporaneamente: trasportare da un luogo all’altro e rivelare. Considerati attentamente, i due significati sono molto legati fra loro. Nel primo caso, questo passaggio, un vero e proprio percorso, dà origine al concetto di tradizione, grazie al quale alcuni significati, pratiche o situazioni si tramandano nel tempo, come se riuscissero a rinnovarsi in occasione di precisi appuntamenti…
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È tutta questione di… libertà.
Non sono ancora certo che ci facciano votare.
In rete troviamo questa frase di Mark Twain: “Se votare servisse a qualcosa, non ce lo farebbero fare”. E quindi, partiamo dal presupposto che probabilmente non cambierà nulla. In effetti, se andiamo a ben vedere, tutte le promesse in cui i cittadini italiani hanno in passato creduto e per cui hanno votato i loro rappresentanti, si sono realizzate solo in minima parte. E queste mie considerazioni, hanno una valenza antropologico-mentale, proprio perché le inserisco nell’ambito di un atteggiamento che sembra generalizzabile rispetto a coloro che assumono il potere.
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È tutta questione di… educazione.
Una signora attempata milanese scopre, forse, nuove frontiere del piacere?
Una serie di notizie, che vanno tutte nella stessa direzione, ma questa, dal mio punto di vista, può essere considerata quella che raggiunge il culmine. E sembra che l’autore sia nero vestito di nero. Abbiamo però altre testimonianze che ci fanno pensare possa esserlo, ad esempio quello che è accaduto lo scorso luglio a Bari. Ma sono altri ancora i casi. Sono le spiagge italiane le responsabili, e ovviamente coloro che le frequentano.
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È tutta questione di… chiarezza e coraggio.
Come avevo preannunciato, scrivo queste poche righe a Papa Francesco, che avrà ben altro da fare che leggermi, ovviamente. Ma non importa, perché con la mia coscienza sono a posto, anche di fronte a Dio.
È necessaria una premessa, senza della quale potrei essere frainteso. Le mie parole sono di un cattolico apostolico romano, che vuole ardentemente rimanere tale, per una serie di motivazioni che non evidenzio qui, perché toglierebbero spazio a quello che voglio dirle.
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È tutta questione di… ignoranza.
Questa è la sparata ante natale!
Oggi è Santo Stefano, e io ho mangiato e mangio carne. Ovvio, non sono antropofago, che è il termine scientifico per indicare il cannibalismo. Dunque, la senatrice, secondo la migliore tradizione politica dell’attuale parlamento, non sa quello che dice. In effetti, sarebbe stato sufficiente andare su wikipedia, per leggere, come fanno i bambini delle elementari, cosa significa essere “cannibali”…
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È tutta questione di… politica.
Eh, sì… che al mondo non ci resti che piangere (o ridere, in fondo è la stessa cosa…), mi sembra evidente, specialmente in questi casi.
Non mi riferisco alla decisione di attribuire il Nobel per la Letteratura ad un cantante, quanto alle reali indagini sulle capacità intellettuali che circolano nel mondo, ma sono invisibili, tacite e solo scritte, magari da piccoli editori.
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È tutta questione di… politica.
Se leggete questo articolo, potrete fare una serie di considerazioni, assai simili a quelle che espone chiaramente l’autrice del pezzo.
Io desidero, invece, soffermarmi su una fondamentale considerazione generale, nel senso che non è legata al comportamento dell’attuale nostro premier.
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È tutta questione di… ottusità.
Certo fa piacere leggere una notizia simile ma, al tempo stesso, interpretarla come una vittoria partitica è semplicemente miserabile. La proposta di una task force di Caschi Blu per la cultura è qualcosa di talmente ovvio, banale e normale – specialmente di fronte alle barbarie di coloro che distruggono monumenti per venderne le macerie e comprarsi armi – che nessuno dovrebbe farsene un vanto.
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